Sopralluoghi ancora in corso nelle zone più colpite dal sisma. Potrebbero essere 500 le persone con abitazioni non agibili
La Giunta regionale, nella seduta straordinaria di oggi, ha deliberato di dare mandato al Servizio Protezione civile ed emergenze, con il supporto del Servizio Rischio sismico della Regione, di redigere insieme a tecnici ministeriali l’apposita relazione da inviare al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile per la dichiarazione dello stato di emergenza, richiesta che sarà valutata dal Governo nazionale.
Sin dalle ore successive al sisma, che ha avuto epicentro a Umbertide e ha concentrato i suoi effetti nelle frazioni a sud del medesimo comune e nelle frazioni a nord del comune di Perugia, gli uffici della Regione hanno iniziato a raccogliere i dati al fine di valutare il sussistere delle condizioni per l’ottenimento dell’emergenza nazionale. La Giunta regionale, inoltre, venerdì 10 ha deliberato d’urgenza un impegno economico per intervenire nell’immediato. La Protezione civile regionale e comunale, in contatto con il Dipartimento Nazionale e con il supporto di circa 280 volontari, è riuscita a garantire l’accoglienza di tutti gli sfollati provvedendo ad allestire circa 200 posti letto totali e preparando loro i pasti. Assistenza, logistica e psicologica, che è tuttora in atto.
I sopralluoghi tecnici per la verifica della stabilità degli edifici, iniziati dalle prime ore del 10 marzo, hanno disegnato un evidente scenario di notevole criticità sociale ed abitativa nelle frazioni maggiormente colpite. Secondo una prima stima, alla fine dei controlli potrebbero risultare circa 500 persone con abitazioni non agibili, oltre alle attività commerciali presenti in loco.