La decisione sarebbe stata presa dopo un incontro online con la sua giunta
Colpo di scena a Terni: il sindaco Stefano Bandecchi si è dimesso! In molti si chiedono se sia una delle tante trovate pubblicitarie per far parlare di sé e promuovere la sua Alternativa Popolare.
Con un video apparso su Instagram nel tardo pomeriggio il sindaco di Terni ha annunciato «Mi dimetto, i motivi sono di carattere politico! Non esco comunque dalla politica e resto segretario di AP, ma non farò, da qui a 20 giorni, il sindaco della città di Terni, così non correremo rischi, a Terni, di avere una dittatura bandecchiana».
Si apprende che Bandecchi aveva fatto un incontro con la sua giunta online ma non aveva comunicato nulla e poi, improvvisamente, ha pubblicato e diffuso il suo video sul social.
Diverse la reazioni del mondo politico a partire da Simona Meloni, capogruppo del PD in comune, che ha dichiarato che le dimissioni sono «uno schiaffo alle istituzioni, uno sfregio difficilmente rimarginabile per una città che non meritava l’ennesima umiliazione. Quello che è successo a Terni è quello che si verifica quando si consegnano la politica e il bene comune a persone che si presentano come protettori degli interessi dei cittadini e invece, a meno di un anno dalle elezioni, sbattono la porta e rimandano una città al voto fregandosene della volontà dei cittadini e dello spreco dei soldi pubblici che ciò causerà.
Secondo la Meloni il comportamento del primo cittadino smentirebbe una serie di promesse sulle quali la cittadinanza di Terni si era riconosciuta ed ha dichiarato «È una presa in giro ulteriore il fatto che resti segretario di Alternativa Popolare».
La Lega ha dichiarato: «Speriamo siano confermatele sue dimmissioni oppure, se si tratta solo di uno scherzo di pessimo gusto, ribadiamo la nostra convinzione: Bandecchi non è in grado di svolgere il ruolo di sindaco di una città come Terni. Auspichiamo che Bandecchi confermi le sue dimissioni, per consentire alla città di tornare al voto ed eleggere persone che vogliono realmente il bene di Terni».