In un solo giorno sono stati individuati altri 141 contagiati, su 3.427 tamponi effettuati
Toccano quota 1.628 gli attualmente positivi in Umbria. In un solo giorno sono stati individuati altri 141 contagiati, su 3.427 tamponi effettuati. Solo otto i guariti.
Attualmente sono 3.891 i soggetti in isolamento su base regionale, 91 i morti. L’indice di contagio Rt, negli ultimi cinque giorni, è oscillato tra l’1,98 (il 9 ottobre) l’1,38 (14 ottobre), in base alle stime in tempo reale del nucleo epidemiologico della Regione.
L’Rt medio dell’ultima settimana a 1,29 è secondo solo a quelli di Liguria e Piemonte. Quattro ricoverati in più in un giorno (siamo a 83), di cui uno in terapia intensiva.
I posti di rianimazione occupati da pazienti Covid sono 12 in tutto. Il 9 marzo scorso, appena scattato il lockdown, erano solo due (ora sono sei volte tanti). Nel giro di 21 giorni hanno toccato quota 48. E allora si stava chiusi in casa, tutte le attività sospese.
Sul fronte terapie intensive interviene l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, specificando che la Regione Umbria, in attesa degli stanziamenti del governo centrale, ha autonomamente incrementato sette posti letto in più. Portando la quota attuale a 77 posti “che permettono di uscire da una situazione decisamente critica e cronicizzata negli anni”.
“Dopo aver adottato lo scorso giugno il Piano di riorganizzazione, spiega Coletto “la Regione Umbria, come la maggior parte delle Regioni italiane, si è affidata, come previsto dal Decreto rilancio, alla gestione del Commissario straordinario, ma l’iter procedurale messo a punto proprio dal Commissario non ha ancora consentito di dare avvio agli interventi previsti nel Piano. Malgrado ciò, siamo riusciti ad attivare 7 posti letto in ampliamento”. Durante la prima fase acuta ne erano stati allestiti 104. L’ospedale di Perugia ha avviato i lavori per destinare altri reparti all’emergenza: come a marzo. Terni lo ha già fatto. L’ospedale di Città, Castello, per bocca del sindaco Luciano Bacchetta, chiede l’ampliamento dei posti Covid.
Attualmente sono 3.891 i soggetti in isolamento su base regionale, 91 i morti. L’indice di contagio Rt, negli ultimi cinque giorni, è oscillato tra l’1,98 (il 9 ottobre) l’1,38 (14 ottobre), in base alle stime in tempo reale del nucleo epidemiologico della Regione.
L’Rt medio dell’ultima settimana a 1,29 è secondo solo a quelli di Liguria e Piemonte. Quattro ricoverati in più in un giorno (siamo a 83), di cui uno in terapia intensiva.
I posti di rianimazione occupati da pazienti Covid sono 12 in tutto. Il 9 marzo scorso, appena scattato il lockdown, erano solo due (ora sono sei volte tanti). Nel giro di 21 giorni hanno toccato quota 48. E allora si stava chiusi in casa, tutte le attività sospese.
Sul fronte terapie intensive interviene l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, specificando che la Regione Umbria, in attesa degli stanziamenti del governo centrale, ha autonomamente incrementato sette posti letto in più. Portando la quota attuale a 77 posti “che permettono di uscire da una situazione decisamente critica e cronicizzata negli anni”.
“Dopo aver adottato lo scorso giugno il Piano di riorganizzazione, spiega Coletto “la Regione Umbria, come la maggior parte delle Regioni italiane, si è affidata, come previsto dal Decreto rilancio, alla gestione del Commissario straordinario, ma l’iter procedurale messo a punto proprio dal Commissario non ha ancora consentito di dare avvio agli interventi previsti nel Piano. Malgrado ciò, siamo riusciti ad attivare 7 posti letto in ampliamento”. Durante la prima fase acuta ne erano stati allestiti 104. L’ospedale di Perugia ha avviato i lavori per destinare altri reparti all’emergenza: come a marzo. Terni lo ha già fatto. L’ospedale di Città, Castello, per bocca del sindaco Luciano Bacchetta, chiede l’ampliamento dei posti Covid.