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Umbertide, sospeso il servizio del 118: le proteste del Pd

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Interrogazione del consigliere regionale Tommaso Bori: “Servizio a rischio, gravissimo pericolo per i cittadini”

“Ennesimo colpo per la sanità territoriale dell’Altotevere: sospeso il servizio di Automedica di Umbertide. Il mezzo di soccorso resta sguarnito per 96 ore e l’unico mezzo provvisto di medico a bordo è quello di Trestina”. Così il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd – vicepresidente della commissione Sanità) che annuncia una interrogazione “per conoscere i motivi di questa grave situazione e soprattutto come la Giunta regionale intenda procedere”.

“La realtà che si sta venendo a creare è grave – spiega Bori – e lascia sia Umbertide che Città di Castello sguarnita per i codici rossi, tanto che in caso di doppio codice rosso, si dovrà attendere l’arrivo di un mezzo da Sansepolcro o da Perugia. Di fronte alla nostra denuncia partirà la trafila delle scuse e delle giustificazioni ma risulta che alcuni medici di Umbertide siano stati mandati a coprire carenze in altri ospedali. Serve dunque una inversione di rotta sulla gestione del personale, con più assunzioni per alimentare quella sanità territoriale di cui ci si fa belli ma che nulla si fa per far davvero funzionare”.

“La carenza di personale ormai atavica – continua Tommaso Bori – e la gestione continua delle emergenze che questa crea non fanno altro che minare alle basi la sanità pubblica, per anni punto di riferimento e vanto dell’Umbria e ora in seria difficoltà. Dal nostro punto di vista continuerà la battaglia a tutti i livelli per far sì che non esistano cittadini di serie A e di serie B. Non è accettabile comunque che il sindaco e la maggioranza di Umbertide accettino questo scempio e questa smobilitazione senza il benché minimo moto di orgoglio e di ribellione”.