Luciani, Pagliacci e Monicchi: “Anche nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro al direttore Braganti, senza ricevere risposta”
Da diverse settimane ormai le farmacie dell’Umbria attendono sviluppi dal punto di vista del coinvolgimento nella campagna vaccinale.
Questo dopo l’approvazione da parte della Regione Umbria, con propria delibera nr. 424 dello scorso 5 maggio, dell’accordo per la somministrazione in via sperimentale da parte dei farmacisti dei vaccini anti Sars-Cov-2.
Un tragitto che sembrava pronto per essere intrapreso, con la necessaria formazione completata proprio dai farmacisti attraverso i corsi necessari e con il conseguente vantaggio che ne sarebbe derivato a beneficio della popolazione: “Abbiamo richiesto un incontro al direttore Salute della Regione, Braganti, anche nei giorni scorsi – afferma il presidente di Federfarma Umbria Augusto Luciani -. visto che non abbiamo avuto riscontro alle richieste dopo le interlocuzioni precedenti che avevano portato ad immaginare un percorso condiviso. Elemento questo che avrebbe sicuramente dato un apporto rilevante alla campagna vaccinale. Questo quadro generale di incertezza si ripercuote oltre che sul nostro lavoro, anche sulla pelle dei cittadini”. Proprio questi ultimi infatti, spesso a caccia di risposte ai propri quesiti, si rivolgono comunque alle farmacie per avere lumi in merito alle pre-adesioni, anche quando queste possono essere fatte solo via web tramite il portale regionale, ed alla stampa dei moduli per le prenotazioni del vaccino.
“Ovviamente per la solita professionalità ed il grande spirito di servizio mostrato specialmente in questa fase di emergenza Coronavirus – aggiunge la presidente di Federfarma Perugia Silvia Pagliacci -, i colleghi farmacisti cercano comunque di garantire, nei limiti del possibile, il necessario supporto anche quando non sanno rispondere perché, di fatto, sono stati bypassati. Soprattutto nei casi di cittadini poco avvezzi alle procedure telematiche”. In alcuni casi, all’interno delle farmacie, si sono verificate scene di grande nervosismo, “molti utenti appartenenti alla fascia di età 50-59 anni, hanno chiesto con veemenza la stampa dei moduli per la prenotazione del vaccino – sottolinea il segretario di Federfarma Terni Stefano Monicchi -, affermando tra l’altro che alcuni medici gli hanno riferito di farlo. Ed anche di provvedere per loro alla pre-adesione via web, cosa che andrebbe fatta tramite il portale della Regione. Mi sembra chiaro che si debba intervenire per porre rimedio a questa grande confusione”.
Anche per questo, Federfarma Umbria, nel confermare di essere a totale disposizione, attende lumi da parte della Regione per la concreta attuazione dell’accordo. Che, si ribadisce, garantirebbe una ulteriore e fondamentale accelerata alla campagna vaccinale.